Giffi Blog
26/05/2022
Hai dei vicini fastidiosi che amano far baccano ad ogni ora del giorno e della notte? Viene in tuo aiuto un alleato ben più potente dei tappi per le orecchie: l'isolamento acustico delle pareti divisorie. Se provi una certa invidia verso l’omino sulla destra, continua a leggere questa breve guida e capirai come ottenere il tuo meritato riposo.
L'isolamento delle pareti divisorie riduce il rumore e assicura comfort acustico e privacy dentro la tua casa o il tuo ufficio. Secondo molti, il mondo in futuro sarà un posto ancora più rumoroso a causa dell’aumento della popolazione mondiale. Secondo altri, invece, sarà più silenzioso grazie allo sviluppo tecnologico: a partire dalle auto elettriche.
Noi non abbiamo la sfera di cristallo, ma sicuramente vogliamo adesso che a casa nostra non voli neanche una mosca. Inoltre, l'isolamento acustico delle pareti divisorie porta anche vantaggi termici e di protezione dal fuoco, incrementando così i livelli di comfort e sicurezza della nostra casa o del nostro ufficio.
Questo sistema, tradizionale dell’isolamento acustico, si compone di 2 strati esterni di laterizi (masse) divisi da un intercapedine che contiene aria, la “molla” del sistema. L'intercapedine è solitamente riempita da una discreta quantità di materiale fonoisolante come lana di vetro o lana di roccia, che aumenta la forza ammortizzante dell’aria. Il sistema massa molla massa ha una capacità isolante superiore alle tipiche strutture monolitiche (costituite da un solo blocco) in proporzione alle dimensioni.
Il vantaggio di questo metodo di isolamento acustico sta quindi proprio nella leggerezza, flessibilità e poco ingombro che non toglie alla stanza uno spazio esagerato. Inoltre, un blocco unico comporterebbe anche maggiori tempi di costruzione e un conto più salato. Il sistema massa molla massa può prevedere anche lastre a secco in cartongesso o gessofibra.
Una modalità di intervento rapida e di facile realizzazione. Questo metodo viene solitamente applicato su pareti divisorie già esistenti durante lavori di ristrutturazione, ma trova un ruolo da protagonista anche nella costruzione del nuovo. La parete esistente può essere isolata, da un solo lato o da entrambi i lati, realizzando una controparete con l'impiego di lastre in cartongesso o gessofibra con interposto un elemento isolante fibroso in lana di roccia.
Realizzare una controparete in placcaggio è "tutta un'altra musica", ma nel senso che non sentirai più nessun suono, grazie al garantito incremento vertiginoso dell'isolamento acustico. Inoltre, è possibile montare anche secondo strato di lastre in cartongesso sfalsato per massimizzare l'effetto fonoisolante.
Come abbiamo visto, ci sono molti materiali ottimi per l’isolamento acustico pareti divisorie. Ma quali sono quelli più in voga?
La logica dietro l'isolamento delle pareti divisorie è simile a quella dei pannelli fonoassorbenti utilizzati dagli studi musicali e di registrazione per non fare baccano.
Il sughero è un materiale isolante, ma permette un'ottima traspirazione. Le sue cellule, aggregandosi, creano un composto leggero, compatto e anche molto resistente. Quando viene utilizzato come componente delle lastre per l'isolamento acustico assicura un corretto isolamento, permettendo però all’involucro di respirare, facendo sì che il sughero sia uno dei materiali principi per l’isolamento acustico.
P.S. Il sughero non scherza neanche dal punto di vista termico.
In parole povere: una vernice isolante. Ad essere un pelo più precisi: un intonaco isolante derivato proprio dal sughero. Basta un solo strato di suberite per termo-isolare la superficie su cui viene applicata. In "natura" è di colore bianco, ma addizionandolo a paste colorate può diventare praticamente qualsiasi colore dell'arcobaleno. È inoltre disponibile in 3 tipologie di grane, che rendono la superficie su cui viene stesa granulosa e una gioia per il tatto.
Ovviamente, ogni casa e ogni parete ha proprie esigenze specifiche, considerando come i suoni si dividano tra alte e basse frequenze e come esistano diversi tipi di rumori (da impatto, da calpestio, aereo). Identificare il tipo di disturbo e prendere in esame i livelli di umidità, ad esempio, può determinare il grado di spessore che dovrebbe avere l'isolante per avere effetto. È quindi importante effettuare un sopralluogo insieme ad una ditta specializzata per scegliere il materiale migliore. Più in basso nell'articolo, vedremo che il mercato, difatti, ne offre molti.
La fase di installazione delle lastre per l’isolamento acustico delle pareti divisorie deve prendersi di cura di un fattore tanto piccolo quanto cruciale per ottenere il miglior risultato in termini di proprietà termiche, acustiche ed ignifughe. Se presenti, bisogna eliminare gli “spazi vuoti”. E cosa si intende per spazi vuoti? Crepe, fessure ed intercapedini che costituiscono i temuti “ponti acustici e termici”. Questi ponti sono un lasciapassare per calore e rumore e vanno quindi a inficiare sulla capacità isolante delle pareti. Bisogna "farli crollare" (tapparli) prima dell'installazione.
P.S. La colla da utilizzare dovrebbe essere a base gesso e in quantità di 4 kg al metro quadro.

Il numero uno in questo settore è Isolmant, l'azienda che in assoluto produce i migliori prodotti per l'isolamento acustico delle pareti divisorie. Un altro portale molto interessante da cui reperire attrezzature e prodotti utili alla fonoassorbenza è l'antirumore. Inoltre, se hai già un'impresa di insonorizzazione acustica, o ti interessa entrare in questo mondo, potresti essere interessato al noleggio di furgoni per mettere il turbo alla tua attività.
Il costo dei lavori di insonorizzazione dipende dal materiale isolante scelto. Abbiamo provato a stimare il prezzo al mq di quelli più utilizzati e siamo arrivati a queste conclusioni. N.B. Raccomandiamo sempre di chiedere preventivi a varie ditte e di non fermarsi alla prima che troviamo, così da poter ottenere il prezzo e il servizio migliore.