Giffi Blog
02/10/2021
L'allerta Covid-19 ha creato scompiglio nella maggior parte delle attività. A farne le spese è stato anche il settore edile e diversi sono i protocolli attivati in questi giorni per la sicurezza nei cantieri a causa del Coronavirus. In questo articolo cercheremo di capire quali sono le regole più importanti da rispettare e in che modo adeguarsi alla nuova economia mantenendo sano e igienico il posto di lavoro.

La sicurezza nei cantieri edili, dal punto di vista delle infezioni virali, segue un protocollo ben preciso dettato dal DPCM dell'8 marzo 2020. I lavoratori dovranno essere informati consegnando e affiggendo, all’ingresso dei cantieri e nei luoghi maggiormente frequentati dai lavoratori all'interno dell'azienda, appositi cartelli ben visibili che segnalino le corrette modalità di comportamento. Per quanto riguarda il contatto e la distanza tra dipendenti bisogna seguire 5 semplici punti:
1) In caso di Febbre oltre i 37,5 o sintomi influenzali vi è l'obbligo di rimanere presso il proprio domicilio e di chiamare il medico di famiglia o il 112;
2) Stabilire chiaramente le modalità con cui verrà eseguito il controllo della temperatura del dipendente.
3) In caso di sintomi influenzali vi è l'obbligo per il dipendente di non fare ingresso, di permanere in azienda o in cantiere e di doverlo dichiarare tempestivamente al medico di famiglia. Inoltre, vi è l'obbligo di mantenere le distanze di sicurezza.
4) Rispettare tutte le disposizioni delle autorità e del datore di lavoro, avvisandolo tempestivamente delle novità insorte.
5) L'impegno da parte del dipendente di mantenere alto il livello di igiene personale lavando spesso le mani, indossando la mascherina e i guanti e mantenendo un'adeguata distanza di sicurezza.
Il virus ha portato notevoli cambiamenti anche nell'area prettamente organizzativa aziendale. In relazione all'emergenza Covid-19 le nuove normative indicano che le imprese dovranno:
1) Usufruire dell'utilizzo dello Smart Working per tutte le attività che possono essere svolte dal proprio domicilio o comunque a distanza onde ridurre al minimo la vicinanza fisica.
2) Disporre la chiusura di tutti i reparti diversi da quelli strettamente produttivi, quelli cioè che non possono andare avanti senza la presenza fisica.
3) Realizzare un piano di turnazione, dove necessario, per garantire un distanza di sicurezza adeguata tra i dipendenti in modo da evitare il più possibile il contatto tra essi.
4) Utilizzare gli ammortizzatori sociali quanto possibile nel rispetto delle varie situazioni contrattuali che si possono incontrare.
5) Organizzare la pulizia e la Sanificazione aziendale contattando fornitori del servizio di sanificazione certificati. Il datore di lavoro ha difatti il compito di garantire la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica delle aree di lavoro e sarà sua premura fornire gli appositi detergenti di pulizia e le soluzioni Idroalcoliche (i gel disinfettanti) che vanno posizionati nei punti strategici di lavoro, quali possono essere le aree di sosta, gli ingressi, le mense e gli spazi condivisi.
6) Creare un piano d'emergenza e un asset formativo ai dipendenti per l'uso corretto delle precauzioni igieniche e per la gestione comportamentale.
7) Gestione dell'ingresso e dell'uscita dei dipendenti dalla sede operativa, creando un flusso che preveda un percorso sicuro.
8) Realizzare una regolamentazione per l'accesso dei fornitori esterni e dei clienti, creando anche per loro un percorso prestabilito e cercando di farli rimanere il più possibile all'interno dei propri mezzi di spostamento così che possano mantenere le distanze minime consentite.
9) Nel caso in cui l'azienda offra il noleggio di furgoni e di mezzi edili, o abbia mezzi di proprietà va sempre attuato un valido lavoro di sanificazione.